CHAMPAGNE

La denominazione Champagne è senza dubbio la più famosa al mondo, la cui eleganza e indiscussa classe è intimamente legata alla sua zona di produzione, la Champagne. Questa regione sita a circa 150 Km a est di Parigi è un territorio unico: la roccia che caratterizza la zona, calcarea e gessosa, è in grado di riflettere la luce del sole e, essendo molto porosa, trattiene molta acqua nel terreno assicurando alla vite una buona sussistenza anche in una regione così settentrionale con temperature annue che oscillano tra i 10°C e i 9,5°C, al limite della soglia di maturazione dell’uva. La Champagne è divisa in cinque aree di produzione: Montagne de Reims, Côte des Blancs, Vallée de la Marne, Côte de Sézanne e Aube. Le più importanti sono le prime tre con la zona Montagne de Reims che presenta il Pinot Nero e Pinot Meunier come vitigni principali, mentre nella Côte des Blancs è coltivato lo Chardonnay.

In questo territorio nei secoli ha trovato la sua definizione il metodo di produzione “Champenoise” o “Metodo Classico” mediante la rifermentazione in bottiglia, che poi si è diffuso in tutto il mondo, a partire da vitigni diversi ma anche con le stesse medesime uve usate nello Champagne. Tuttavia la classe, l’eleganza e la personalità dei vini prodotti nella zona di origine è tutt’oggi ineguagliata. Terminato il periodo di affinamento sui lieviti, che verranno rimossi dal vino tramite dégorgement, la bottiglia viene riabboccata con una miscela chiamata “liquer d’expédition” contenente una quantità di zucchero che determinerà il dosaggio finale che può essere in scala crescente di zuccheri Pas Dosé, Extra Brut, Brut, Extra Dry, Sec, Demi-Sec e Doux. A seconda delle uve da cui viene ricavato lo Champagne può essere di tre tipologie: Blanc de Blancs quando è prodotto da sole uve bianche, Blanc de Noirs se prodotto con sole uve a bacca rossa, Rosé se c’è una leggera sosta sulle bucce o l’aggiunta di una piccola percentuale di vino rosso.

Se si parla di abbinamenti gli Champagne possono accompagnare ed esaltare una vasta gamma di piatti e portate. Con un antipasto all’italiana un Blanc de Blancs è sicuramente l’ideale come Champagne d’apertura, mentre per i primi un buon compromesso può essere uno Champagne Brut Rosé, se a base di crostacei la scelta migliore è sicuramente un Extra Brut Blanc de Blancs. Per i secondi di pesce come l’astice preparato al vapore, ma soprattutto con il bollito di crostacei, l’aragosta alla griglia e le insalate di calamari uno Champagne a base di Chardonnay in percentuale maggiore, arricchisce i sapori della portata. Per i dolci è meglio optare per un demi-sec, leggermente più dolce del Brut. Non rimane che scegliere e stappare il vostro Champagne!